Amintore Fanfani

Amintore Fanfani

Incidenti

  1. Dady Orsi (1943) Resurrezione di Cristo (particolare)

22 Ottobre, venerdì, 35° giorno

[…] Giornata d’incidenti a me e agli altri. Con il pittore Orsi tornavamo dalla collina a sud-est di Dieterswill, dalla quale si possono contemplare le Alpi svizzere, quando siamo stati chiamati da un caporale svizzero: eravamo oltre i limiti di presidio di quaranta metri! Portati in una stanza – comando della guardia di Dieterswill – siamo stati invitati a dare il nome; il che abbiamo fatto [p. 137].

26 Dicembre, domenica, 100° giorno

[…] Pensano di ingrandire ed abbellire la cappella cattolica di Chexbres e domandano il concorso di un architetto e di un pittore italiano. Il nostro Orsi, come ho detto, potrebbe benissimo decorare le pareti attualmente spoglio. Parlerò al nostro gruppo del Vangelo, perché ad ogni adunanza si faccia una questua per lasciare una somma al comitato che si costituirà all’uopo [p. 203].

28 Dicembre, martedì, 102° giorno

[…] Nel pomeriggio con Orsi siamo andati a far visita al pittore Gimmi, zurighese, rientrato da Parigi, che espone con lode in questi giorni a Ginevra. Non c’era. La moglie, scultrice, ci ha invitato per fine settimana e intanto ci ha passato una monografia sull’arte del marito. Pare un po’ piatta e senza grande originalità. Il nostro Orsi ha un po’ più di estro e di gusto. Ma vedremo meglio nella prossima visita [pp. 206-207].

2 Gennaio, domenica, 107° giorno

[…] Ieri ed oggi sono stati discussi i progetti che Orsi e Bassi han preparato per l’abbellimento della cappella cattolica di Chexbres. La famiglia Favre se ne fa promotrice e il pittore e l’architetto internati dovrebbero prestare la loro opera. Io son chiamato ad interessarmene, come comune amico [p. 216].

3 Gennaio, lunedì, 108° giorno

[…] Nel pomeriggio con Orsi sono andato a conoscere il pittore Gimmi, uno zurighese che ha lavorato molto a Parigi e dal ’39 su è ritirato a Chexbres. Con lui e con la moglie abbiamo a lungo parlato dell’Italia, che essi conoscono. poi ci hanno mostrato alcuni loro lavori, di interesse per noi. […].

Mancata Partenza per l’Italia

4 Gennaio, martedì, 109° giorno

Oggi si è svolto un piccolo dramma nell’animo di Orsi. Da giorni si andava preparando ad accogliere l’invito di sua moglie a tornare. Voleva approfittare del furtivo rimpatrio di Treccani e Ravasi, abitanti vicinissimo alla frontiera. In coscienza, da tempo lo andavo avvertendo di tutte le difficoltà e delle ragioni contrarie ad un affrettato tentativo. Ma contro tutti i miei argomenti ne presentava sempre di nuovi. Stamane a mezzogiorno era deciso. Già mi aveva lasciato un disegno su fondo azzurro, di grande pregio, per ricordo e si accingeva a fare le valigie, quando ha deciso di attendere l’esito della sua domanda di rimpatrio e la risposta di sua moglie a precise domande sulla possibilità di vivere in patria. Così è restato. Per distrarlo, con suo cognato e Palazzeschi lo abbiamo condotto a fare una passeggiata per Rivaz verso Cully. Siamo stati fuori fino alle 17 e quarantacinque godendo di un magnifico tramonto. Ora sembra più calmo e già progetta di mettersi al lavoro per realizzare i suoi bozzetti decorativi per la cappella cattolica di qui. Il demone del dubbio, se fu bene o mal fatto espatriare tormenta moltissimi di nuovo, disillusi dalla lunga attesa, e stanchi per l’inattività presente. Chi studia e si occupa e si prepara per l’avvenire è più paziente [pp. 217-8].

5 Gennaio, mercoledì, 110° giorno

[…] Stasera alle 20.30 nella Cappella il Comitato parrocchiale ha convocato il col. Mura, il pittore Orsi, l’architetto Bassi e me per concretare i progetti di abbellimento [p. 218].

11 Gennaio, lunedì, 115° giorno

[…] Orsi che era tornato ad essere propenso al rimpatrio non parte più perché lo hanno assicurato che un gruppo antifascista residente a Zurigo tiene conto di tutti i rimpatriati per pagarli al redde rationem della loro sottomissione ai tedeschi. Così è deciso ad intraprendere la decorazione della cappella cattolica di qui e gli svizzeri ne sono raggianti [p. 221].

  1. Dady Orsi (1944) Gesù cammina sull’acqua (particolare)

Vevey

  1. Dady Orsi (1943) Conversione di Saulo (particolare)

15 Gennaio, sabato, 120° giorno

[…] I colori a Vevey andavo a comprarli con Orsi per dipingere la cappella cattolica di Chexbres. E così abbiamo fatto. Per la strada del lago accompagnati dal signor Favre, siamo andati prima a St. Saphorin, antico paese della riviera, con una chiesa costruita su vestigia romane. Partiti alle 13 e trenta verso le 15 eravamo alle prime case di Vevey. Lungo la strada principale, fiancheggiata da ricchi negozi e da numerosi fruttivendoli e pasticceri siamo giunti Aux beaux Arts, un negozio dell’italiano Giuliano, fornito fino all’inverosimile di pennelli e colori, tanto quanto ormai in Italia non era più possibile trovare da tempo. Orsi ha scelto il meglio per i lavori, ed io ho comprato una serie 12 tavole di schizzi di cavalli, buoi, ecc. di certo Don Perceval: niente di straordinario, ma discreti modelli per i miei studi di cavalli. Costo: fr. 3.  Il Signor Favre ci ha condotti a visitare la chiesa cattolica, molto ben tenuta: poi il quai; indi un caffé, dove paste e vino ci han rimesso dalla fatica, ed alle 18 e quaranta siam tornati in treno a Chexbres [pp. 224-5].

17 Gennaio, lunedì, 122° giorno

[…] Orsi è venuto a dipingere i modelli per le tavole della cappella in camera nostra, cosicché con Fuga che disegna a penna, con me che schizzo a matite colorate, con Orsi che lavora a tempera la trasformiamo in uno studio da bohémiens [p. 227].

Al Campo Universitario

18 Gennaio, martedì, 123° giorno

[…] Alloggiati al Grand Hotel, vi ho una bella camera ad un letto con acqua corrente. Un po’ fredda, ma cosa di lusso. Dopo cena l’ho messa in ordine, decorandola perfino con il progetto che Orsi ha fatto per il quadro di S. Pietro nella cappella di Chexbres [p. 228].

Senza permesso a Chexbres

30 Gennaio, domenica, 135° giorno

[…] Il permesso di andare a Chexbres non mi è stato concesso, ma poiché avevo promesso sono andato lo stesso, come un ragazzaccio. I Favre mi attendevano per parlare dell’improvvisa partenza di Orsi. Ho visto i tre quadriche ha preparato per la cappella, ma purtroppo si vede che sono stati fatti in meno di una settimana. Così il sogno di veder decorata la Cappella di Chexbres dagl’internati italiani è svanito. E i poveri svizzeri sono rimasti assai delusi, specie dopo aver comprato per 500 fr. di colori, pennelli, ecc. Certo l’invito della moglie a tornare era categorico, ma preso l’impegno il pittore poteva rimandare di qualche settimana il rimpatrio. Ora dicono che i rimpatri siano sospesi, perché i tedeschi pare abbiano fucilato qualcuno dei rientrati [p. 237].

Ancora a Chexbres

9 Marzo, giovedì, 174° giorno

[…] Da loro mi son fatto prestare due pennelli ed una diecina di tubetti che avevano comprato per Orsi [p. 264].

Pentecoste

28 Maggio, domenica, 255° giorno

[…] Dai Favre ci siamo fatti dare i tre schizzi di Orsi per la cappella. Le metteremo all’esposizione e forse la Cappella di Chexbres, che non le vuol più, potrà trovare qualcuno che acquisterà le grandi tele [p. 322].

L’esposizione

3 Giugno, sabato, 260° giorno

[…] Ho fatto esporre anche i due disegni a colori che mi regalò Orsi prima di andar via, con i tre schizzi della chiesa di Chexbres [p. 326].

  1. Dady Orsi (1945) Crocifissione
  1. Dady Orsi (1940) crocifissione

Domenica piena

25 Giugno, domenica, 283° giorno

[…] Ho inserito nella cornice dorata del disegno di Orsi, l’adorazione dei re magi di Fries, che avevo messo nel dormitorio di Rapperswil. È un po’ piccola per l’ambiente, ma è bella e continua i ricordi del primo campo [p. 349].

Ripresa

14 Novembre, mercoledì, 425° giorno

[…] Intanto con un po’ di carta gommata ho inquadrato il S. Pietro di Orsi che troneggia a capo al letto. Nei prossimi giorni attaccherò qualche altro disegno in modo da rendere la camera più amica [p. 442]

A Vevey

28 Maggio, lunedì, 620° giorno

[…] La Cappella è finita, ma tra architetto ed imbianchino han fatto a gara a tirar fuori uno sgraziato stanzone. Il progetto di Orsi era molto migliore [p. 563]

Volume I, Quaderni Svizzeri -1943-1945 

I Diari di Amintore Fanfani, Quaderni Svizzeri -1943-1945
Senato della Repubblica – Archivio Storico – Rubbettino